In questo post tratteremo uno stretching al muscolo della gamba, concretamente il Peroneo Lungo .L'ipertonia di questo muscolo può determinare una compressione del nervo peroneo contro la superficie del perone. Questo muscolo si può accorciare quando avviene un trauma di tipo distorsivo alla caviglia.
Per ripristinare la funzionalità e il ROM del muscolo in questione, effetueremo due tipologie di stretching:
Per ripristinare la funzionalità e il ROM del muscolo in questione, effetueremo due tipologie di stretching:
- Stretching passivo tipo 1: dove si applica una forza esterna sul paziente.
- Autostretching: è un tipo di procedura di stretching che il paziente intraprende autonomamente dopo attenti istruzioni e una pratica controllata.
Peroneo Lungo
Origine:
- Faccia superiore del perone.
- Capsula della articolazione tibio-peronea.
Inserzione:
- Base primo osso metatarsale, osso cuneiforme mediale (superficie plantare).
Funzioni:
- Flessione plantare, pronazione e abduzione del piede.
Nervazione:
- Nervo peroneo superficiale (L5-S1).
Stretching passivo tipo 1
Il paziente si accomoda sul lettino in posizione prona.
Il fisioterapista si posiziona di lato verso l' arto interessato.
Sistema il lettino all' altezza più comoda per effettuare la terapia.
Come primo step, il fisio colloca una mano sul primo osso metatarsale e cuneiforme del piede in superficie plantare.
L' altra mano sulla faccia superiore del perone.
Come secondo step, il fisio con la mano che si trova intorno al piede lo eleva distalmente fino 45°, spingendo il piede facendo una dorsoflessione e supinazione.
Con l' eminenza tenar dell' altra mano stira le fibre muscolari allontanandosi dall' unione muscolotendinia.
Quando arriviamo alla tensione muscolare manteniamo per 30 secondi; se il tessuto cede aumentiamo lo stiramento, senno cede ritorniamo alla posizione di riposo.
Importante guadagnare da 2 a 6 barriere.
Sistema il lettino all' altezza più comoda per effettuare la terapia.
Come primo step, il fisio colloca una mano sul primo osso metatarsale e cuneiforme del piede in superficie plantare.
L' altra mano sulla faccia superiore del perone.
Come secondo step, il fisio con la mano che si trova intorno al piede lo eleva distalmente fino 45°, spingendo il piede facendo una dorsoflessione e supinazione.
Con l' eminenza tenar dell' altra mano stira le fibre muscolari allontanandosi dall' unione muscolotendinia.
Quando arriviamo alla tensione muscolare manteniamo per 30 secondi; se il tessuto cede aumentiamo lo stiramento, senno cede ritorniamo alla posizione di riposo.
Importante guadagnare da 2 a 6 barriere.
Autostretching
Il paziente si siede collocando il collo del piede sul ginocchio dell' altra gamba che si trova in posizione flessa.
Il paziente effettua una inversione del piede stirando il muscolo.
La durata può essere da 30 a 60 secondi per 2-3 volte.
Referenze bibliografiche
- Hudak, R., Kachlik, D., Volny, O. et al. (2015). Memo di Anatomia. Milano: Edra S.P.A.
- Ylinen, J. (2009). Estiramientos terapeuticos en el deporte y en las terapias manuales. Barcelona: Elsevier Masson.
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